ANTONI CLAVÉ. ANTOLOGICA
16 settembre - 9 dicembre 2001
Locarno, Pinacoteca Casa Rusca, Piazza S. Antonio

La Pinacoteca Casa Rusca di Locarno, continuando nella sua ricerca nel mondo dell'astrazione di carattere informale, dedica la sua mostra autunnale ad Antoni Clavé, artista catalano di sicuro rilievo in ambito europeo.

L'arte di Clavé - nato a Barcellona nel 1913, trasferitosi quindi a Parigi e poi a St.Tropez - riesce a coniugare passato e presente attraverso la lettura delle proprie radici, di quella Spagna abbandonata in gioventù dopo i tragici eventi della guerra civile. La memoria è per lui un frammento da collocare sulla tela vicino a un altro frammento, a un segno, a uno squarcio di colore per tentare la costruzione del futuro. Negli anni Cinquanta figure fantasmatiche di "re" e "guerrieri" emergono dai suoi quadri in un'atmosfera di attesa che lo collega al Velázquez delle "Meninas". Saranno quindi i vecchi tappeti, usati come base pittorica, a fornire i ricami del mistero. La grande pittura spagnola del passato ritorna a proporsi con l'omaggio a El Greco degli anni Sessanta: la mano del "Cavaliere" esposto al Museo del Prado diventerà un'impronta incisiva e costante che si trasformerà quindi in un ripetuto guanto a rilievo nelle tele del decennio successivo. Un altro omaggio sarà da lui rivolto nel 1985 a Don Pablo, ovvero all'amico Picasso. La ricerca dei giusti climi che possano evocare efficacemente la nostalgia del tempo che scorre inesorabile lo conducono al frequente uso del collage e, dal 1975, del "papier froissé". Un viaggio in Giappone nel 1986 gli suggerisce un ciclo di memorabili opere caratterizzate da ideogrammi stampigliati in ritmiche sequenze, mentre i muri di New York, graffiti e inondati di manifesti, diventeranno la palestra di una successiva serie pittorica. Parallelamente Clavé ha condotto una ricerca in chiave scultorea dove materiali tra i più eterogenei, assemblati e tradotti nel bronzo, suscitano immagini e personaggi intinti nella sacralità, nel mito. Infine è da sottolineare il suo impegno in campo grafico da sempre così illuminato, così straordinario negli esiti litografici e incisori, da collocare il nome di Clavé ai massimi livelli tra i protagonisti di sempre del settore.

L'importante antologica che la Pinacoteca comunale Casa Rusca dedica a questo maestro raccoglie una sessantina di dipinti, a partire da una gouache con collage del 1939 intitolata "El majo", per concludersi con una grande composizione su tela del 1998. I sessant'anni della sua arte vengono celebrati anche col concorso di una trentina di sculture dal magico impatto emozionale che vanno a occupare la "Sinopia" e i portici. Infine un'ampia selezione dell'intera sua opera grafica, proveniente in larga misura dal Lascito Jacometti - di proprietà della Città di Locarno - sarà visitabile negli spazi di Casorella.

L'esposizione è accompagnata da un catalogo in due volumi, curato, come la mostra, da Luciano Caprile e pubblicato da Fidia edizioni d'arte.