FRANK HORVAT
Lugano, Galleria Photographica FineArt (via Cantonale 9)
24 febbraio - 5 maggio 2011

Orari: martedì-venerdì 09.00-12.30 / 14.00-18.00; sabato su appuntamento

Informazioni: Irene Antonetto, responsabile eventi - Via Cantonale 9  Lugano
Tel +41.(0)91 9239657  Fax +41(0)91 9210807  mail@photographicafineart.com
www.photographicaphicafineart.com

 

Giovedì 24 febbraio 2011 Photographica FineArt inaugura la sua prima esposizione dell’anno con una antologica di Frank Horvat

Per una volta Photographica FineArt, che ha la consuetudine di mettere a confronto gli artisti emergenti con i grandi maestri della fotografia mondiale, dedica l’intero spazio ad un unico grande autore, perché da solo Horvat colma la scena fotografica con quell’eleganza che lo ha reso interprete della grande moda dalla fine degli anni ‘50 alla fine degli anni ‘80 e che in seguito, fino ad oggi, si ripropone come raffinato e seduttivo interprete della realtà quotidiana.
Frank Horvat ha impreziosito con le sue immagini alcune tra le più belle pagine di Elle, Vogue, Harper’s Bazaar,  ecc.  Assieme ai suoi colleghi tra cui Richard Avedon, Bourdin, Newton ha interpretato magistralmente l’alta moda italiana, da Nina Ricci a Ungaro,  e le creazioni dei grandi couturier francesi, da Chanel a Givenchy. Il suo modo di fotografare la moda deriva dall’istintività e dalla naturalezza con cui affrontava anche i reportage di viaggio, prediligendo sempre il momento magico ed evitando la messa in scena caratteristica del set fotografico ricco di flash e schermi per luce riflessa; i suoi scatti sono contraddistinti sempre da una grande tecnica e ottenuti con un apparecchio di piccolo formato - Leica o Nikon che fosse -  ma sempre, senza eccezione, una 35mm.           
Il suo istinto di fotografo raffinato e la sua grande sensibilità per l’individuo lo portano in seguito, in concomitanza con l’arrivo del digitale, a fare una nuova fotografia immediata che per Horvat ha l’intento della ricerca; anche questo nuovo periodo è caratterizzato dall’osservazione del momento ideale, “l’istante privilegiato”, che non è per forza l’attimo risolutivo, ma è piuttosto quello che lo emoziona, è rappresentato dalla luce che si concilia col suo umore,  è controllato dall’armonia della sia visione positiva dell’esperienza.
Nel 1999 Frank Horvat ha scelto una foto per ogni giorno dell’ultimo anno del millennio e ne ha fatto una pubblicazione, “1999 Journal photographique” appunto, che descrive e dà forma a questa sua evoluzione artistica; da lì ha continuato la sua ricerca delle emozioni di un istante che si possono trovare ovunque, in uno sguardo della persona amata o nell’odore delle cose e che trasformano immagini quasi banali, come una tavola apparecchiata o delle lenzuola sfatte o ancora una finestra aperta, in quegli “istanti privilegiati” che ne fanno delle buone immagini, delle belle fotografie.

Nota biografica
Frank Horvat nasce nel 1928 ad Abbazia, ora in Croazia, quand’era ancora Italia, e frequenta poi  il Liceo a Lugano dove rimane per tutto il tempo della guerra. A Milano, dove si trasferisce nel 1947, inizia la sua attività di fotografo professionista e poco dopo, a Parigi, incontra Henry Cartier-Bresson col quale entra subito in sintonia e dal quale apprende la spontaneità dell’immagine. Viaggia per alcuni anni in Europa e in Asia dove fa i suoi primi reportage che sono pubblicati da Die Woche, Paris Match, Life, Stern ecc.
Dal 1957 al 1989 è uno dei massimi fotografi  interpreti della moda europea (Jardin des Modes, Elle, Vogue, Harper’s Bazaar, Esquire, Glamour, Queen,  ecc.).

Vive tra Parigi e Cotignac, assieme a sua moglie Veronique, è tuttora professionalmente attivo e cura personalmente, sia dal punto di vista della post-produzione che della stampa, ogni immagine da lui creata.

Photographica FineArt nasce dall’aspirazione di Marco Antonetto a mostrare in maniera semplice ed esauriente la Fotografia storica e moderna a quelle persone che sentono il desiderio di approfondirne la conoscenza e trovano nelle opere fotografiche un piacevole “oggetto del desiderio” da ammirare e collezionare.