PAOLO BUFFA E LA EREDI MARELLI: DESIGN E ARTIGIANATO
Show Room Eredi di Angelo Marelli s.a.s.
Cantù, via IV Novembre 11
11 novembre - 22 dicembre 2004

La Eredi di Angelo Marelli di Cantù, naturale prosecuzione della originaria bottega fondata a Cantù nel lontano 1934, è un’azienda artigiana che fin dalle origini si è cimentata con mobili di disegno nuovo, progettati da importanti architetti milanesi, curandone la qualità esecutiva e la specificità di materiali (dai legni pregiati all’ottone, dall’alluminio all’acciaio).

Negli anni recenti l’azienda ha iniziato a riscoprire alcuni dei grandi progettisti attivi a metà del Novecento e in primo luogo Paolo Buffa, figura estremamente interessante e innovativa nel panorama della progettazione d’arredo nazionale, di cui ha realizzato alcune riedizioni di importanti mobili dal valore estetico ancora molto attuale.
Ora una mostra allestita presso lo show-room dell’azienda in via IV Novembre consente di accostarsi alla ricerca e ai prodotti di Buffa sia attraverso mobili e disegni originali, sia attraverso le riedizioni eseguite, oggi come ieri, con la grande maestria artigianale tipica dei laboratori canturini.

L’estro e lo slancio progettuale di Buffa - testimoniato da un disegno del 1945 - rivive oggi in un mobile bar unico e sorprendente, animato dalla luce che si posa su innumerevoli sfaccettature e l’intarsio di un ricco fogliame fiorito, disegnato da Giovanni Gariboldi, si materializza in un mobile tutto da scoprire nei colori, nelle geometrie, fin nella delicatezza delle soluzioni interne.

Particolarmente intrigante è la magia dei metalli, in particolare l’ottone, fuso in appositi stampi a ricavare pomoli, chiavi e maniglie, lucidi e opachi, ma sempre diversi ed originali, come i profumi e i colori dei legni, pregiati, introvabili, simbolo di un passato ormai remoto e dimenticato.

La sapienza artigianale nell’utilizzo e nell’accostamento dei materiali, la cura dei dettagli, il ricorso ad antiche lavorazioni ormai scomparse, si valorizzano in mobili e oggetti dal disegno moderno e attuale, in grado di uscire dalla ridondante riproposizione degli stili del passato, per diventare interpreti aggiornati di quella cultura del fare tutta italiana, conosciuta, apprezzata e invidiata nel mondo.
La qualità del design di Buffa e la capacità artigianale (originaria, ma anche di oggi) della Eredi di Angelo Marelli costituiscono un binomio inscindibile di garanzia di un prodotto che sta richiamando l’attenzione non solo di un raffinato pubblico italiano, ma anche di acquirenti d’oltreoceano.

La rassegna si articola in alcune giornate di “porte aperte” (il week-end 11-14 novembre e tutti i sabati successivi fino al 18 dicembre) e nella possibilità di visita individuale della mostra su appuntamento (tel. 031.714712) in tutti gli altri giorni dall’11 novembre al 22 dicembre.

PAOLO BUFFA. NOTA BIOGRAFICA
Paolo Buffa, architetto e designer, nato a Milano nel 1903 e ivi morto nel 1970.
Figlio d’arte: il padre Giovanni aveva fondato con Beltrame, Cantinotti e Zuccaro, una rinomata bottega per vetrate artistiche e inoltre, con Quarti e Mazzucotelli era fra gli innovatori delle arti applicate italiane del primo novecento.
Nel 1923 inizia la sua attività nello studio di Ponti e Lancia e nel 1928 apre uno studio con A. Cassi Ramelli.
Dal 1930 è invitato alle Triennali di Milano, ma dopo poche edizioni abbandonerà la manifestazione, ormai indirizzata verso l’industrial design.
Nel 1945 partecipa invece alla Prima Mostra dell’arredamento organizzata da Ico Parisi a Como, e nell’anno successivo alla Mostra Mercato per la ricostruzione nella Galleria del Sagrato di Milano, con Gio Ponti, Guglielmo Ulrich, Cassi Ramelli e Quarti figlio, con il quale mantiene i legami di amicizia e di collaborazione già esistenti tra i rispettivi padri.
Nel 1947 è presente alla mostra Lo stile nell’arredamento moderno, organizzata da Fede Cheti a Milano e successivamente portata a Parigi ad allestire il padiglione italiano al 34° Salon Des Artistes Decorateurs.
Progettista fra i più considerati dalla borghesia imprenditoriale milanese ( fu tra l’altro l’architetto di fiducia dell’ing. Carlo Pesenti), Paolo Buffa è stato ampiamente valutato e riconosciuto anche dalla stampa specializzata a partire dagli anni ’30.