JEAN ODERMATT. Sentiero di sogno
24 settembre - 4 gennaio 2003
Lugano, Galleria Gottardo, viale S. Franscini 12

E' inevitabile che il nome della Galleria Gottardo venga collegato a quello che è considerato, sotto diversi punti di vista, il più importante massiccio del nostro paese. E infatti non è la prima volta che il San Gottardo viene considerato come tema di una nostra mostra. Ricordiamo il progetto "il San Gottardo" che ha fortemente sottolineato la ricorrenza dei 40 anni della Banca del Gottardo nel 1997. In quella occasione erano stati coinvolti una ventina di fotografi di stile e origine molto diversi, ma ricordavamo anche che Jean Odermatt era stato sicuramente l'artista che più aveva interagito con queste montagne. La Galleria Gottardo ha quindi voluto dare spazio all'artista in modo da fissare per qualche mese la sua dinamica attività in una mostra che vuole essere una delle stazioni della sua enciclopedica opera di ricerca. Non quindi una mostra classica di immagini fotografiche, ma piuttosto uno scorrere di idee che interagiscono tra loro e che ruotano attorno al progetto di una vita dell'artista svizzero e che conducono in un punto fisico determinato: alla Fondazione LA CLAUSTRA, creata nelle viscere di questo riferimento storico e culturale che è il massiccio del San Gottardo.

"Il San Gottardo è il Piccadilly Circus, la Times Square, la Place de la Concorde, il punto dal quale partono tutte le vie del pensiero ed a cui, alla fine, ritornano."
(Appunto sul diario 30.10.1985)

In Svizzera esiste un'area che, da secoli, ha una valenza centrale come paesaggio culturale: il San Gottardo. E' noto come tunnel e come montagna particolare.
La percezione del San Gottardo è improntata all'idea della "cittadella" o del "tetto d'Europa". Nel massiccio roccioso nascono fiumi che si dirigono verso i quattro punti cardinali, le masse d'aria del continente si scontrano una contro l'altra, vi convergono diverse lingue e culture: è nello stesso tempo punto di incontro e di separazione, di confine.
Con il ritiro dell'esercito dalle fortificazioni alla fine del XX° secolo, resta, però, intatto il fascino di questo mondo montagnoso che continua ad attirare innumerevoli persone, anche se poco conosciuto turisticamente ed anche se questo mondo oggi non possiede più costruzioni concrete, dorme sopito conservando l'alone di mistero. In un certo qual modo ricacciato alle proprie origini, il San Gottardo si rivela un'area che vale la pena di riscoprire e di progettare.
Per l'artista svizzero Jean Odermatt, il San Gottardo rappresenta la fonte e la forza motrice di un'ossessione. Con il suo progetto artistico, da lui designato con il nome di "Progetto San Gottardo", egli esplora da 20 anni questo territorio.
Le sue strategie d'esplorazione si sono finora concretizzate in cinque progetti parziali, coi quali Jean Odermatt ha sperimentato vie diverse per avvicinarsi a questo paesaggio.

CAMERA osserva tramite mezzi fotografici l'aspetto esteriore della Terra e la fa apparire come organismo vivente nella sua mutevolezza nel corso del tempo, delle condizioni atmosferiche e della luce.
LA PRIMA LINEA crea, analogamente ad una vena sotterranea, un collegamento materiale e spirituale tra il San Gottardo e Milano, il luogo d'origine culturale e religioso dell'ospizio sul passo. Le lastre infilate nel terreno a distanze regolari con scritte ed immagini collegano i due punti fissi.
BIBLIOTECA raccoglie, in testi ed immagini esperienze soggettive, nozioni del pensiero e della ricerca umana tratte dallo studio di fonti diversissime. Essa costituisce il sistema di memoria e di catalogazione del progetto.
SCENOGRAFIA mette in scena, con immagini mitiche, le nozioni dell'artista in storie ed immagini. Insieme a musicisti ed artisti esse vengono rappresentate nello spazio reale della fortificazione.
LA CLAUSTRA rappresenta il punto di congiunzione e l'apertura del progetto del San Gottardo ad altre persone. Come laboratorio in situ,
LA CLAUSTRA favorisce la percezione e l'approfondimento degli interrogativi di carattere artistico e scientifico, che nascono dal progetto del San Gottardo. In questo luogo diventano concretamente percepibili interrogativi globali. E nello spirito di un'accademia sulla montagna i sensi qui si affinano e si coltiva lo scambio a livello scientifico ed il dialogo artistico.

Un catalogo sarà edito per l'occasione. Il libro percorre attraverso testi ed immagini il cammino dell'artista nel suo approccio al S.Gottardo.


Jean Odermatt, note biografiche:
Nato nel 1948 a Lucerna. Studi in Letteratura Tedesca e Francese. Laurea in Sociologia ed Etnologia, Università di Zurigo. London School of Radical Theatre, London. Scuola d'Arte Farbe & Form, Zurigo. Vive a Eglisau, sul Gottardo e nel Sudest asiatico.

Tra i suoi libri e cataloghi più importanti:
"Skyscapes" / "Himmelsland", Scalo Zürich-Berlin-New York, 1997 Noorderlicht Photofestival Groningen, 1997 "200 secondi di immagini", Catalogo dell'esposizione, Milano, 1999 "Gotthardprojekt", Catalogo dell'esposizione, Altdorf, D.; 1999